#Discovering Tuscany: CALA DEI POZZARELLI - ISOLA DEL GIGLIO -


"Uscendo dalle acque del mare e procedendo verso la spiaggia dove l'aspettava Eros, il Dio dell'Amore, Afrodite stava tentando di aggiustarsi la collana che le era stata donata da Paride ma, ad un tratto, il monile si ruppe. La Dea riuscì a trattenere tra le mani buona parte delle perle, ma sette di esse caddero in acqua. Le perle scivolate dalla mano di Afrodite non affondarono ma rimasero a galla, iniziarono a popolarsi di flora e di fauna, e con il tempo si trasformarono nelle 7 Perle dell'Arcipelago Toscano"

Isola del Giglio, arcipelago Toscano, una perla incastonata in un mare turchese. Salita alla ribalta per i fatti della nave Costa Concordia, l'isola del Giglio è tornata nella sua dimensione incontaminata. Un unica strada asfaltata che collega i tre centri principali: il vivace Giglio Porto, il tranquillo e antico Giglio Castello e Giglio Campese che guarda il mare aperto protetto ai lati dai suoi faraglioni.
I sentieri, le cale da visitare o le spiagge più conosciute sono ben segnalate e raggiungibili anche con l'autubus che collega i tre centri.
Inizio estate, uno dei primi weekend di Giugno, zaino in spalla si sale a corsa sul traghetto che da Porto Santo Stefano ci porterà al Giglio. Arriviamo a Giglio Campese al tramonto e solo questo spettacolo davanti ad un aperitivo a base di pesce vale tutto il finesettimana. Siete mai stati all'Isola del Giglio? Sono curiosa di sapere dove siete stati.


In questa puntata di #DiscoveringTuscany vi voglio raccontare di un sentiero trekking semplice, adatto anche alle famiglie che vi farà godere di panorami mozzafiato, vento in faccio e un bagno rigenerante in una delle calette più nascoste di Giglio Campese.
Si parte dal centro abitatao di Giglio Campese e si procede in direzione della punta del Faraglione costeggiando la lunga spiaggia di Campese, si costeggia tutto il centro abitatato fino all'ultimo residence, sempre con uno sguardo alla spiaggia.


 La strada si fa sterrata e si prende a salire lungo il sentiero ben visibile e gran parte all'ombra, fra la macchia meditteranea si scorge l'acqua cristallina e il fondale, si giunge in una caletta ( Petruso) con un vecchio molo che da sull'insenatura del paese. Prima tappa dove fermarsi ad osservare i gabbiani e a scattare qualche foto prima di riprendere il cammino.

 

Ci si inerpica sulla roccia grazie ad una calinata naturale e si riprende il sentiero sterrato, siamo praticamente sulla punta, alla nostra sinistra siamo giunti a Cala dei Pozzarelli e se continuiamo avanti giungiamo davanti al faraglione.

Per scendere alla cala c'è una scala, i gradini non sono pochi ma lo spettacolo che regala ripaga dello sforzo. Pochissima gente, spiaggia mista a ciottoli, trasparenze uniche, un paradiso in miniatura.
Non trovate che sia stupendo?




Potete scaricare il percorso sull'app di ViewRanger per tutti i dettagli tecnici

E come sempre consultare la mappa sempre aggiornata con i luoghi da scoprire nella mia splendida regione. 

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