#Isegretidellafazenda: MELE COTOGNE
Unica specie del genere Cydonia, simile ai peri ed ai meli, il cotogno è un piccolo albero tortuoso che produce un grosso frutto profumato: la cotogna. Il cotogno può entrare sicuramente di diritto nella categoria dei “frutti dimenticati”.
Coltivato fin dall’antichità, non ha avuto tuttavia una diffusione paragonabile ad altre specie da frutto. Ai giorni nostri è generalmente poco conosciuto, tanto che spesso viene confuso per una varietà di melo o pero mentre, in realtà, appartiene ad una specie distinta ed è classificato in un diverso genere. I Greci lo conoscevano almeno dal VII sec. a.C. , la sua origine è dell’Asia Minore, in cui si trovava una città chiamata Cotonium. Apprezzate fin dall'antichità per il loro profumo particolare si ritrovano nei miti greci e rappresentavano un pegno d’amore e infatti, dice Plutarco, un decreto di Solone obbligava le giovani spose a mangiare una mela cotogna prima di salire per la prima volta sul letto nuziale.
Coltivato fin dall’antichità, non ha avuto tuttavia una diffusione paragonabile ad altre specie da frutto. Ai giorni nostri è generalmente poco conosciuto, tanto che spesso viene confuso per una varietà di melo o pero mentre, in realtà, appartiene ad una specie distinta ed è classificato in un diverso genere. I Greci lo conoscevano almeno dal VII sec. a.C. , la sua origine è dell’Asia Minore, in cui si trovava una città chiamata Cotonium. Apprezzate fin dall'antichità per il loro profumo particolare si ritrovano nei miti greci e rappresentavano un pegno d’amore e infatti, dice Plutarco, un decreto di Solone obbligava le giovani spose a mangiare una mela cotogna prima di salire per la prima volta sul letto nuziale.
L'albero della fazenda è carico ed è meglio togliere i frutti acerbi e farli maturare in un cestino prima che le formiche se ne approfittino risalendo il tronco e insinuandosi in questi frutti antichi. La cotogna è un frutto aspro, molto astringente anche a perfetta maturità, ma cotta diventa buonissima, dal sapore fiorito! La mela cotogna divenne un ingrediente molto utilizzato dalla cucina medioevale e rinascimentale nei condimenti da arrosto. Forse la sua ricetta più famosa è la cotognata, d'origini antichissime se ne parla già in un ricettario veneziano del ‘300, consistente in pasta dolce di mele cotogne a lunga conservazione, che tutt’oggi è preparata in molte regioni italiane. Il modo più semplice è usarla per preparare confetture e composte (gusto acidulo) ottime sia come dolce che come accompagnamento di carni grasse, pollame e selvaggina.
In questi mesi autunnali farò scorta di confetture a base di mela cotogna, da tenere in dispensa
tutto l’anno. La mela cotogna è, infatti, un concentrato di proprietà e
aiuta soprattutto il benessere cardiovascolare e gastrointestinale.
PROPRIETA' BENEFICHE
- proprietà toniche, astringenti ed antinfiammatorie dell'apparato digerente, i tannini contenuti nella mela cotogna sono in grado di proteggere la mucosa dell'intestino
- contiene acidi organici, tra cui il malico, utile per favorire la digestione.
- la mela cotogna cotta ha una spiccata proprietà lassativa, stimolando e favorendo la motilità intestinale grazie alla generosa presenza di fibre e pectine.
- le mucillagini esercitano un'apprezzabile attività protettiva contro la disidratazione della cute, oltre a contrastare l'insorgere delle rughe.
CROSTATA DI MELE COTOGNE
Pasta frolla:
300 gr di farina00
150 gr burro
150 gr zucchero
1 uovo
scorza di limone
Marmellata di cotogne:
1 kg mele cotogne
400 gr zucchero
succo di limone
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