LE CENE CON "Il Ricco e il Povero" : MILLEFOGLIE DI CECINA E ZUCCHINE

Ci ritroviamo di nuovo qua, un altro venerdi, un'altra puntata de "Il Ricco e il Povero" un'altra avventura con chef Rubio e Massimiliano Rosolino alla scoperta di Porto!! Puntata che si preannuncia molto sportiva. Anima antica del Portogollo, oggi patrimonio tutelato dall'Unesco, Porto è testimone di duemila anni di storia. Per questa puntata mi metto comoda e senza pensieri.. mi aspetta un finesettimana libero da lavoro e un paio di inviti a pranzo. Quindi scelgo un pasto veloce e leggero: Cecina e zucchine grigliate al forno! La cecina è un piatto povero che nella sua essenzialità ha attraversato indenne più di duemila anni. La farinata di ceci, famosa focaccia originaria della Liguria, molto diffusa anche in Piemonte e in Toscana, è tra gli street food più apprezzati ed ha alle spalle una storia antica di naviganti e tempeste in mare, per questo mi ricorda il Portogallo (una ricetta con il baccalà..sarebbe stata veramente scontata!). Un piatto povero ma dal sapore moderno!
Procedimento: CECINA
DOSI per una teglia tonda: 1 bicchiere di farina di ceci e 2 di acqua
  • Mescolare poco alla volta la farina con l'acqua, girando energicamente
  • Aggiungere sale ed olio e i semi misti, amalgamare il tutto
  • Oliare abbondantemente una teglia e versare l'impasto
  • Mettere in forno a 180° fino a che non si sarà formata una bella crosticina sulla superficie
  • Sfornare ed aggiungere pepe macinato a piacimento
Procedimento: ZUCCHINE GRIGLIATE AL FORNO
  • Tagliare le zucchine a listarelle sottili
  • Disporle su carta da forno sulla leccarda, oliare e salare a piacimento
  • Mettere in forno a 180° con la funzione GRILL per circa 20/30min 
Assemblare a millefoglie con uno strato di cecina, zucchine e scaglie di caciocavallo, strato di cecina. E la vostra cena è pronta.

Storia della Cecina: Una leggenda fa risalire la nascita della farinata di ceci al Medioevo, in particolare alla Battaglia della Meloria, che nel 1284 vide fronteggiarsi la flotta navale di Genova e quella della Repubblica marinara di Pisa. Nel corso di una tempesta, sulle galee genovesi si rovesciarono sacchi di ceci e barili d’olio, che si mescolarono all’acqua del mare incamerata dalla nave a causa del maltempo. Le provviste erano poche e i marinai furono costretti, per sfamarsi, a cibarsi con quel miscuglio di ceci, olio e acqua salata. Prima di farlo, però, lasciarono asciugare tutto al sole e poi passarono la sorta di “frittella” ottenuta in forno. Contro ogni aspettativa, il risultato non solo fu commestibile, ma addirittura gustoso. Il piatto si impose a tal punto che un decreto del 1447 ordinò di utilizzare soltanto olio di buona qualità per prepararlo.

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