#Discovering Tuscany: ISOLA DI PIANOSA


Navigazione sotto costa dell'Isola dell'Elba e poi d'improvviso si intravede, terra piatta dove le nuvole non si addensano mai, una zattera di terra e conchiglie stratificate che galleggia sopra un mare cristallino: questo è il benvenuto che ci dà l’isola arrivando con la motonave! Cale bellissime, fondali vergini ne fanno una delle più preziose riserve del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Un gioiello incontaminato, un ex-penitenziario dove civili e carcerati convivevano sostenendosi a vicenda, un paese che si è fermato in un tempo indecifrato, un mare che lento bagno questa lingua di terra. Un micro- mondo dove c'è spazio e tempo per le feste danzanti, per il cinema, per la scuola, dove c'è tempo e spazio per riabilitarsi dopo un crimine, dove scoprire di coltivare la terra o allevare galline per ridare un senso alla propria vita.



Domenica 26 Agosto: temporale e allerta meteo nella notte ma non ci siamo fermati per questo ed aggrappandoci a questi ultimi scampoli d'estate abbiamo riempito lo zaino e ci siamo messi in auto: destinazione Piombino. Il mare è mosso, la nostra guida lo ha ribadito più di una volta ma anche questo non ci scoraggia. Per questa escursione di un giorno ci siamo affidati a Maremma in Bici con la bravissima e simpatica guida Mariella.
L'isola così piccola e quasi impercettibile fra le onde ha una storia che comincia in epoca cristiana dove fu usata come un’importante catacomba cristiana, situata presso il piccolo paese. Furono i Pisani a costruirvi il piccolo nucleo abitato distrutto nel XVI secolo durante le incursioni turche. Dopo un tentativo di colonizzazione agricola del primo Ottocento, dall’unità d’Italia fino al 1998 è stata sede di un importante colonia penale agricola, poi carcere di un massima sicurezza, che occupava l’intera superficie pianosina. Dopo la dismissione del carcere Pianosa è rimasta pressoché disabitata e solo nel 1999 è stata aperta alle visite guidate.
La nostra passeggiata guidata parte dalla vecchia entrata del carcere e procede alla scoperta di alcune delle vecchie strutture carcerarie e della meravigliosa natura incontaminata arrivando sulla costa per godere delle splendide cale che si affacciano su un mare turchese vegliate da lontano dalla superba Isola di Montecristo. Il territorio isolano era e si trova tuttora diviso in due realtà separate da un grande muro in cemento armato: la zona carceraria, con le diramazioni e i terreni coltivati dai detenuti e la più piccola porzione del paese, nucleo abitato dal personale del carcere e di quanti svolgevano servizi per la comunità.
Gli odori ti arrivano dritti al naso, rosmarino selvatico, finocchio.. aghi di pino secchi. Dopo la passeggiata si scende alla spiaggia del paese, sabbia bianca fine mista a conchiglie, rocce lisce che scivolano in mare e acqua cristallina dove pesciolini curiosi ti girano intorno alle gambe. Nel pomeriggio rincontriamo la guida per una visita alla scoperta del paesino abbandonato, conosciamo i vecchi edifici e la loro storia e infine passeggiamo sul particolarissimo porticciolo osservando le architetture tipiche dell’isola, architetture che secondo alcuni ne fanno il più bel porticciolo del Mediterraneo!
 




[L'isola di Pianosa è una piccola porzione emersa di una dorsale sottomarina, si possono così trovare sedimenti di conchiglie delle varie ere geologiche]


Sull’isola è inoltre possibile effettuare individualmente una visita gratuita alla mostra fotografica organizzata dall’Associazione per la Difesa dell’Isola di Pianosa Onlus e visitare l’imponente struttura catacombale, la più grande trovata a nord di Roma. Alle catacombe per manca di tempo non siamo potuti andare ma la mostra fotografica ve la consiglio, parlare e farsi raccontare da un vero pianosino la vita sull'isola e la convivenza con il carcere è un esperienza che ti farà riflettere.



Saliamo sulla motonave, il mare sembra sia più docile dell'andata.. il riverbero del sole, qualche mano che sorridente saluta dal piccolo moletto , un groppo alla gola che ti prende mentre lasci l’isola con la sua bellezza sfacciata e le sue ferite in cerca di rimarginazione.
Tornerò, voglio fare il giro in bici che esplora gli angoli nascosti dell'isola. Le escursioni e le visite guidate organizzate direttamente in loco dall'ente parco sono molteplici e adatte a tutte le età e gli interessi.
[http://www.islepark.it//]

E come sempre consultare la mappa sempre aggiornata con i luoghi da scoprire nella mia splendida regione. #DiscoveringTuscany

Share:

0 commenti