IKIGAI: la ricerca della felicità giapponese

Se l'hygge, il metodo danese per farci sentire appagati in luoghi accoglienti e confortevoli, in Giappone è sempre più diffusa la pratica dell'ikigai: invece di invitarci a rallentare, ci incoraggia ad alzarci in piedi e a metterci in cammino per trovare le nostre ragioni di vita.

Ed è proprio dall'agire che voglio cominciare, mi ritrovo troppo spesso come imbalsamata, imbalsamata dalle paure, da rimuginamenti di pensieri, dal convincimento di non riuscire a farcela, per realizzare i propri desideri e sentirsi appagati bisogna pensare positivo, ma non basta più, o almeno a me non basta più. Ci sono momenti che mi sento frenata, come se qualcuno mi avesse presa al lazzo, ma sono io che tiro quella corda e ciò non mi piace per niente.

Non sono una fanatica dei concept - guru ma mi sto sempre più convincendo che per vivere La vie en rose quello che conta è l'azione.
Svegliarsi al mattino può diventare arduo: il tepore delle coperte è un ottimo incentivo a restare a letto qualche minuto in più, vero? Ci poniamo delle domande sul nostro benessere, siamo sempre alla ricerca di una tranquillità felice, siamo alla ricerca della felicità, della bellezza che ci circonda.  
Nell'ultimo anno si è scatenato il fenomeno hygge*. Ogni cultura ha il suo concetto di benessere e ognuno di noi i nostri rituali di felicità, la maggior parte statici.

*Hygge significa creare un'atmosfera accogliente, piacevole, intima mentre si assaporano i piaceri della vita circondati dall'affetto delle persone care. La luce calda di una candela è hygge. Ma anche gli amici e la famiglia sono hygge. Lo definirei come la ricerca di una comfort zone giornaliera
Ikigai è un concetto che va oltre, gli esempi di ikigai sono spesso legati a aspetti dell'identità sociale - compresa la vita lavorativa e familiare - ma spesso viene spiegato come qualcosa di più. È l'idea di cercare uno scopo in tutto ciò che fai nella vita. Hobby, amicizie, comunità e viaggi si aggiungono al tuo ikigai.
L’espressione Ikigai combina le parole giapponesi iki, che significa ‘vivere’, e kai, che indica ‘la realizzazione di ciò che si spera’. Insieme, queste definizioni creano il concetto di ‘un motivo per vivere’ o missione di vita. Ognuno di noi ha uno scopo, è indispensabile.. il tutto sta nel trovarlo e compierlo. Facile no? E' necessaria una profonda introspezione: un cammino faticoso, lungo e costellato di bivi, che alla fine però ti regala un senso di pace e l’entusiasmo per affrontare la giornata.

L’Ikigai è l’intersezione tra quattro aspetti fondamentali della vita, quando ricrei l’armonia tra i quattro pilastri, allora sei pienamente appagata
  • ciò che ami ( passione )
  • ciò che sai fare ( vocazione )
  • ciò che gli altri amano di te ( professione )
  • ciò che puoi fare per il mondo ( missione )
Come in ogni dialogo con se stessi bisogna farsi delle domande ed essere sinceri nelle risposte:
  • Che cosa ami, qual è la tua passione?
  • In quali sfere hai talento?
  • Che cosa desidera il mondo da te?
  • Per quali competenze sei richiesta e ti pagano?
Le risposte a queste domande potrebbero sovrapporsi, e allo stesso tempo essere molto differenti. È tutta questione di equilibrio. È altrettanto fondamentale che i gesti legati a questo concetto siano del tutto spontanei e dipendano soltanto dai tuoi desideri. Ciò che veramente conta è che ikigai è intercambiabile. È unico per ogni individuo e riconosce che l'idea di "felicità" è in realtà abbastanza elusiva. Ikigai, come concetto, è in grado di svilupparsi come te. Se un percorso, uno scopo, un desiderio si interrompe, puoi adattare, cambiare e perseguire nuove passioni con un nuovo scopo. L'idea in sé non è rivoluzionaria o rivoluzionaria, ma vale la pena prenderne nota.Ikigai non è solo uno stile di vita per una vita lunga e felice. Si tratta di riconoscere il viaggio che stai facendo e renderlo tuo. Sapere cosa porta significato e scopo alla tua vita in un dato momento.

In poche parole, si tratta di un invito ad agire, partendo da ciò che sapiamo fare e ciò che amiamo fare. Conviene fermarsi ogni tanto nell'arco della giornata e chiedersi: "Perché sto facendo questo?". Si inizierà a capire quali sono le cose che facciamo e che veramente ci fanno stare bene. Il cambiamento delle proprie abitudini è il secondo passo da fare: bisogna scorgere quali piccoli "spostamenti" nel proprio stile di vita sono capaci di conferire alla nostra esistenza maggiore significato.
 Che cosa ne pensate? Basta il pensiero o c'è bisogno anche di azione?
Quali sono i vostri rituali di felicità? 

Non vedo l'ora di sapere.. condividere è di grand aiuto per prendere spunto nei momenti più bui!!

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